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E' possibile rallentare la riduzione del GFR, e quindi la progressione della malattia renale, prendendoti cura di te stesso, facendo attività fisica e seguendo una dieta sana con ridotto consumo di sale, maggiore assunzione di frutta e verdura e limitando l'apporto giornaliero di proteine, e prediligendo le cosiddette "proteine nobili".
Prima del terzo stadio della malattia si consiglia una dieta simil mediterranea, prediligendo le proteine di origine vegetale. Successivamente a partire dallo stadio 3 della IRC, potrebbe diventare necessario integrare una dieta a ridotto contenuto proteico, spesso accompagnata da una terapia farmacologica: questo approccio viene chiamato "terapia conservativa". Quando la progressione è tale da non poter essere trattata con la sola dieta, si ricorre alla "terapia renale sostitutiva", che consiste nella dialisi o nel trapianto di rene.
RIDURRE L’ASSUNZIONE DI FOSFATO: livelli elevati di fosfato nel sangue possono causare prurito e la perdita di calcio dalle ossa. Poiché molti alimenti ricchi di proteine contengono fosfati in abbondanza, una dieta povera di proteine ti aiuterà anche a ingerire meno fosfati.
Insieme agli alti livelli ematici di fosfato, ciò può contribuire allo sviluppo di malattie ossee (osteodistrofia renale) che portano a fragilità o ossa dolorose.
APPORTO ADEGUATO DI CALCIO: soprattutto negli stadi iniziali della malattia renale cronica, i livelli di calcio nel sangue in molti pazienti sono troppo bassi.
Alcune norme generali a cui dovresti attenerti oltre all'adattamento proteico; è più giusto parlare di regime alimentare, che di dieta:
Consulenza Dietista Renale
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